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Archive for novembre 2010

Fuori è pieno di neve e cadono ancora fitti fiocchi… l’atmosfera è perfetta per presentarvi il mio Parolin di Natale confezionato!

Per essere una che non sa cucire, sono piuttosto soddisfatta… anche se ci ho messo una vita! 🙂

Adoro la neve, la luce quando nevica sembra magica e c’è una pace… Mi piace fotografare le piante del mio giardino!

… e oggi porterò fuori il mio tesoro di bambino… di sicuro non si ricorda della neve: l’ha vista quando aveva solamente 4 giorni!

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Un piccolo cuscinetto primitive aspettando il Natale…

Schema Pineberry Lane

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Sampler primitive

Ecco il primo schema di sampler primitive fatto da me! Che ve ne pare?

E’ molto semplice…. ma a me piace! E poi è mio…  anche solo quello è una soddisfazione! 🙂

L’ho tinto nel caffè: pratica che mi ha insegnato Elena e che mi piace molto!

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Ecco finito il mio Parolin di Natale, ora devo pensare a come rifinirlo… vorrei farne un banner da appendere alla porta, ma non sono bravissima a cucire… vedremo!

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Simplify

Ecco un altro cuscinetto primitive, lo schema è un free di PrimitiveBettys

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Colori dal mio terrazzo

Gli ultimi colori della bella stagione…

quanta pioggia continua a cadere e che giornate buie e nebbiose… che nostalgia di quelle belle giornate di sole, io e mio figlio all’aria aperta….!

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Un tocco autunnale e un po’ primitive…

Schema The Stitcherhood

Adoro i colori dell’autunno… guardate che belli questi cachi

… non vedo l’ora che siano maturi!
E questo è il mio secondo gatto curiosone:

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Aria di Natale…

Sto cominciando a preparare gli addobbi per l’albero di Natale, ammesso che quella peste di mio figlio me lo faccia fare… già me lo vedo che si tira tutto addosso cercando di arrampicarsi!

Ecco che cosa ho ricamato fino ad ora:

Retro:

Gli schemi sono di Gazette

Sto anche iniziando a confezionare i regalini di Natale, rigorosamente fatti da me… ma non posso certo mettere le foto, se no che sorpresa sarebbe? 🙂

Ma chi arriva? E’ quel curiosone del mio gatto Nerino, una delle mie tre pesti pelose!

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Ecco il “Sampler Winter”, schema di Marika

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L’11 Novembre si celebra la  festa di S. Martino che, segnando l’inizio del ciclo invernale, è come una specie di carnevale in anticipo: sono note tra le altre le feste dell’uva dei Colli Albani e quelle trentine e dell’Alto Adige. In alcuni paesi i giovani mascherati entrano nelle case a far la corte alle ragazze, e si fa la denuncia pubblica delle malefatte della comunità: gruppi di giovani a sera girano per le vie della città e disegnano grandi corna sulla facciata delle case ove abitano quei mariti che l’opinione pubblica ritiene infelici.
Altro elemento tipico delle feste d’inizio di stagione, è dato dalle questue: alla periferia di Venezia e Chioggia, per esempio, popolane povere si presentavano ai negozi o sotto i balconi, porgendo il grembiule vuoto e cantando: “In sta casa ghe xe de tuto del salame e del parsuto del formagio piasentin viva viva San Martin!”.

Leggenda di S.Martino:
era l’11 novembre, un giorno piovoso e freddo tanto che Martino galoppava sul suo cavallo ricoperto dal mantello. A un certo momento Martino incontra sul suo cammino un vecchio coperto di pochi stracci, barcollante e infreddolito. Martino vuole aiutarlo ma non ha né denaro, né una coperta da offrirgli e così prende il suo mantello e con la spada lo taglia a metà donandone una parte al vecchietto. Poco dopo mentre Martino galoppa felice per aver compiuto quel gesto caritatevole, il clima si riscalda e dalle nuvole spunta un sole radioso. Ecco l’estate di S.Martino, come ancor oggi vengono chiamate le belle giornate di novembre. Giunta la notte Martino sogna Gesù che con il mantello in mano lo ringrazia per quel gesto di compassione.

Vita di S.Martino:
Martino nasce in Pannonia, l’odierna Ungheria nel 316. Figlio di un ufficiale romano fa parte della Guardia Romana fino ai 15 anni. Martino conobbe il cristianesimo frequentando di nascosto le assemblee dei cristiani. Le cronache narrano di lui come un uomo di straordinaria umiltà e carità, doti che sono alla base delle leggende che si raccontano sulla sua vita, tra cui, oltre a quella famosa del mantello, anche quella che narra come Martino trattasse il suo attendente militare alla pari di un fratello, tanto da tenergli puliti i calzari.
Martino ottenuto dall’Imperatore l’esonero dal servizio militare si recò a Poiters dove fu battezzato e ordinato sacerdote dal vescovo S.Ilario. Tra le molte vicende della sua vita merita d’essere ricordata l’erezione, da lui voluta, dei monasteri di Ligugè e Mamontier, e il suo operato come vescovo di Tours. Martino morì a Candes 11/11/397 e fu poi sepolto nella cattedrale di Tours. In Francia S.Martino è il primo patrono della nazione. Merita d’essere ricordato che in arte S.Martino è tradizionalmente raffigurato sul cavallo mentre compie il gesto del taglio del mantello.

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